Giusto per non perdere l'abitudine, perché i numeri posono dire molto.
Gli investimenti fissi in Cina, per il 2006, saranno pari a 1.300 miliardi di dollari, che è più del 50% del loro PIL (calcolato sempre ai tassi di cambio di mercato espresso in dollari).
Quelli USA, che è pur sempre la più grande economia del mondo, saranno pari a 2.300 miliardi di dollari (17% del PIL USA).
In altre parole, gli investimenti di Cina (il cui PIL è pari al 18% di quello USA) sono SOLO il 60% degli investimenti fissi USA.
Dal 2000 al 2005, gli investimenti Cina sono passati da 400 miliardi a 1.100 miliardi di dollari, il 70% in più rispetto alla crescita, per lo stesso periodo degli investimenti USA, pari a 400 miliardi di dollari.
La fonte di questi dati è Morgan Stanley, per la precisione sono citati da S. Roach, chief economist della stessa.
I guadagni ottenuti dai salari in USA, negli ultimi 4 anni di ripresa economica, si sono fatti di nebbia mentre cresceva l'inflazione.
O meglio, anche la piccola crescita dell'inflazione che si è registrata, è stata sufficiente ad erodere il potere di acquisto dei salari.
Una crescita economica di cui hanno beneficiato solo il decile più alto (con redditi di oltre 184.000 dollari anno) delle retribuzioni.
la crescita di questo parte alta dei redditi USA ha tenuto su la media di 1,6% oltre l'inflazione, ma i soldi se li sono tenuti tutti loro. Medi e piccoli redditi (pari al 90% delle famiglie) hanno perso lo 0,5% del potere di acquisto tra il 2001 e il 2005, mentre il 10% ha guadagnato il 2,3%: la media è appunto pari a + 1,6%.
La fonte di questi dati è il Labour Department USA.
Nello stesso periodo i posti di lavoro sono cresciuti di 3,7 milioni di unità e il tasso di disoccupazione è ora al 4,6 % (maggio 2006).
Insomma, una crescita con salari fermi, anzi declinanti, e una esplosione dei profitti delle imprese USA come non si verificava da decenni: il paradiso per chi, come l'OECD ritiene che vi sia un'unica via per lo sviluppo: bassi salari e a casa appena si starnutisce.
Naturalmente, sembra che il 60/70% dei polls americani sondati recentemente "non sembra gradire"...come mai?
La fonte di questi polls è citata da Bloomberg.com, 19 giugno 2006.
I prossimi post saranno sulla scientificità delle teorie economiche ortodosse e sul concetto di valore economico. Questo sta diventando solo "immateriale"???
Ciao
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