domenica, marzo 05, 2006

Piccolo promemoria per ricordare che i numeri, non sempre ma spesso, hanno un peso che va oltre le parole pronunciate da alcuni politici, specie di destra, e dai loro entusiasti sostenitori che vivono solo per e sui mass-media.
Bush, Presidente degli Stati Uniti, solo quindici giorni fa annuncia, "urbi et orbi" che gli Usa devono "affrancarsi dalla dipendenza drogata dal petrolio". Che, guarda caso, viene soprattutto dal Medio Oriente.
Per questo motivo vanno incentivate le energie rinnovabili. E annuncia, rombante, la crescita del 22% dei fondi destinati a questo obiettivo.
Da spellarsi le mani negli applausi se questa dichiarazione altisonante, pronunciata ovviamente davanti alla tv e al Congresso Usa, avesse un qualche fondamento reale.
Vediamo, appunto, alcuni numeri.
Miliardi di dollari in budget per la ricerca sulle energie rinnovabili, anno fiscale 2005, dal Congresso Usa: 1,8 miliardi di dollari.
Spese realmente messe a budget dall'Amministrazione Bush per lo stesso anno: 638 milioni di dollari, solo un terzo.
Inoltre sono stati tagliati 28 milioni di dollari e quindi licenziati 32 ricercatori al National Renewable Energy Lab, il centro di ricerche che porat avanti proprio le ricerche più avanzate nel settore delle energie rinnovabili.
A seguito della figuraccia fatta, l'Amministrazione Bush ha riallargato i cordoni della borsa per un importo pari a soli 5 milioni di dollari. Che ha permesso di riassumere alcuni, solo alcuni, dei ricercatori in precedenza licenziati.
Fonte per questi dati: Register-Guard, Congressional Budget Office.
Perché i numeri abbiamo un senso compiuto è inoltre necessario che si facciano opportuni confronti.
Spese finore sostenute per la guerra in Iraq: 266 miliardi di dollari.
Fonte: Congressional Budget Office, "The economic costs of the Iraq war: an appraisal tree years after the beginning of the conflict", articolo di Linda Bilmes e J.Stiglitz presentato alla ASSA meetings di Boston, gennaio 2006.
S
pesa affrontata da una singola impresa automobilistica per portare un NUOVO modello di auto sul mercato, dalla progettazione alla struttura delle linee di montaggio, marketing, etc.: 1.000 milioni di dollari.
Fonte: qualsiasi giornale specializzato in automotive, da Quattroruote agli inserti di Repubblica sull'auto.

Questi numeri si commentano da soli.
La propaganda parolaia va bene sulla tv e davanti agli elettori: i numeri reali presentano un altro mondo. Il rapporto tra spese per la ricerca in energie rinnovabili e il costo di un solo nuovo medello di automobile, resta inferiore a uno. Metre la guerra in Iraq costa circa 400 volte di più.

Altra notizia, di complemento.
La Cina ha appena approvato un programma di incentivazione alla ricerca scientifica e tecnologica per i prossimi 15 anni, diciamo quindi per il 2020. Obiettivo è raggiungere una spesa pari a oltre il 2,5% sul Pil. Oltre quanto avviene in Usa e in Europa.
L'Italia spende meno dell' 1%.
I settori e le discipline coinvolti: aero-spaziale, information technology, genetica, energie rinnovabili. Attualmente la Cina "produce" circa 500.000 laureati all'anno in materie scientifiche: fisica, chimica, informatica, eletronica, biologia molecolare.
Ha già 750.000 ricercatori in campo scientifico.

In Italia guardiamo le partite di calcio, eleggiamo al Parlamento personaggi che fanno i presidenti di squadre di calcio, guardiamo il festival di Sanremo, e ci estasiamo davanti ai "grandi" risultati ottenuti da Berlusconi in Europa e in Usa. E ci crediamo.
Auguri.


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